mercoledì 16 novembre 2011

Prima o poi sarei tornata

Eccoci qui, con il primo post novembrino!

Non scrivevo sul blog perchè.....
     - una cassa bancomat mi ha mangiato la carta, e non potevamo riattivare internet, scaduto
     - intanto, senza internet, ho iniziato a leggere il bellissimo libro che maritosgainz mi ha regalato al mio compleanno, ovvero ONE DAY di David Nicholls - lo consiglio, davvero, sul serio.
     - a leggere ci ho preso gusto, tanto che oltre a smettere di navigare, anche quando internet è tornato, ho quasi smesso di cucinare, mettendomi a dieta. quasi smesso eh. sto giusto ora mangiando un piccolo pezzo di crostata. ok due, perchè erano davvero troppo piccoli
     - terminato il libro ONE DAY, mi sono comprata da un charity shop il libro ACCIDENTAL PROPOSAL. non mi piace, ma lo leggerò per imparare meglio questa nuova lingua chiamata inglese.
     - nella cerchia delle amicizie, si è aggiunta D. indiana con due figlie, trasferitasi qui ad Agosto come noi. Sua figlia grande va a scuola insieme a Ivan, e adesso ci dividiamo i viaggi di andata e ritorno da scuola, cosicchè io esco solo al mattino, e lei esce solo nel pomeriggio, e ogni tanto si passa il pomeriggio insieme, perchè abita proprio a tre portoni da casa mia.

Domenica siamo stati al nostro primo CAR BOOT, ed è stato bellissimo, per me, girare in mezzo a queste macchine in fila ordinata, coi cofani aperti e i proprietari che sistemavano alla meno peggio i propri oggetti messi in vendita a prezzi ridicoli (ho comprato un asciugacapelli a 1 sterlina, il monopattino per Mattia a 4, due spille molto belle a 50 centesimi l'una, il CD dei Coldplay A rush of blood to the Head a 50 centesimi,e via dicendo...)
Sempre domenica, abbiamo pranzato per la prima volta in un PUB. Avevo letto da qualche parte che i bimbi non possono entrare nei pub, ma forse non vale per i pub dove si mangia, oppure dipende dall'orario, o non so. Sta di fatto, che ci siamo potuti andare, tutti e quattro, e finalmente ho potuto gustare un fantastico hamburger handmade, patatine fritte, e una Young's bitter.

Passeggiare nell'autunno londinese è bellissimo.
Il fogliame secco riempie parchi e marciapiedi, e sabato l'abbiamo usato per giocare, lanciandocelo a vicenda, come fosse neve d'oro. Ivan ci corre attraverso, e Mattia dal passeggino se la ride di gusto, nel vedere il fratello sfrecciare in mezzo al crepitìo autunnale.
Qui, accanto alle mie finestre, c'è un albero che una settimana fa aveva le foglie di tutti i colori. Aveva le foglie verdi, le foglie arancioni, e le foglie gialle. Era una meraviglia da guardare.

Ho scoperto che da qui alla suola di Ivan, a piedi, ci impiego un quarto d'ora scarso, quindi qualche volta scelgo di andare a piedi, e di godermi la passeggiata che, se pur fatta accanto a una strada trafficata, non manca dell'incanto degli alberi maestosi che  la disegnano, e ne delimitano i marciapiedi, larghi e comodi pavement, comprensivi di pista ciclabile.

Circa due settimane fa, c'è stato un netto cambiamento nel mio cuore: ho spostato i divani e il tavolo nel soggiorno... A casa mia, giù ad Altamura, quasi non passava settimana senza che io cercassi di modificare la disposizione di mobili, oggetti, e per quanto possibile, quadri. In questi tre anni abbiamo cambiato la faccia del nostro salotto italiano, almeno quattro volte, e con gli stessi mobili eh!
E così, quando ho spostato qui i mobili, ho capito che il mio cuore ha compiuto un piccolo passo in avanti, nel sentire questa come casa propria, casa nostra.

Ieri mattina siamo arrivati presto a scuola, così Ivan ha potuto giocare con gli amici e le amiche, e io lo vedevo lì tutto felice che, letteralmente, correva dietro alle bimbe. A una bimba, in particolare, tale Naya, di colore, molto carina (sua madre è molto bella). Lei non lo degnava di uno sguardo (appartentemente) ma appena lui le si parava davanti, lei scappava in quel modo invitante che hanno le bimbe, che paiono dirti 'seguimi, rincorrimi pure!'
Il mio cuore regge, per quanto ancora non so...

Con Mattia finalmente sono riuscita ad andare oltre alla mia timidezza o pigrizia, e mi sono iscritta ad un children's centre, dove si organizzano un sacco di cose interessanti, e per Mattia c'è ogni lunedì un'ora di Messy Play, un'ora in cui può giocare, sporcandosi e bagnandosi, e toccando tanti materiali nuovi e sconosciuti!
La prima volta c'era una vasca piena di schiuma da barba, e accanto c'era una sabbia colorata, più in là dei pennelli, poi una vasca d'acqua tiepida, con i giochini d'acqua (imbutini e ruote che mulinano l'acqua).. una lavagna coi fogli da dipingere, una sabbiera coi giochi da sabbia, e tanto di macchinari per costruire, un tavolo col play-doh e le formine; un tavolo con gli ingredienti per cucinare, pasta, farina, cacao, rice crispies; un tavolo coi colori a tempera e tante spugnette da usare come timbrini colorati sui fogli.
Le mamme restano coi cuccioli, ma in giro ci sono le coordinatrici dei giochi, che fanno le foto ai bimbi, li coinvolgono meglio di come potrebbe fare una mamma, stanno attente, sono aperte e disponibili (anche a pulire i nasini!). La passione di Mattia sono e restano i giochi d'acqua. La prima volta non sapevo esattamente cosa fosse, e se pure avevo portato una intera cambiata, non sapendo fosse all'esterno, non avevo portato anche un giubbotto di scorta - morale della storia, ho passato un quarto d'ora buono, ad asciugare le maniche del giubbotto di Mattia, imbottito e inzuppato..

Mattia sta crescendo! E dal 27 Ottobre, il ciuccio è stato ritirato dalla circolazione, con la solita storia del 'cagnolino dei ciucci, che viene e vede che Mattia sta crescendo, diventa grande, e allora non ha più bisogno del ciuccio, e lo prende e lo porta ai bimbi più piccoli, quelli appena nati, che invece lo cercano disperatamente e piangono tanto tanto..'
Solo la prima notte è stato disperato. Poi la seconda è andato tutto bene.
Poi si è raffreddato, e abbiamo passato una settimana con le notti infernali.
Passato il raffreddore, la notte si sveglia incavolato.
Siamo ancora alle prese con le notti coi risvegli tipo quando lo allattavo (1.30 - 3.30 e poi me lo tengo accanto a me).

Sempre Mattia, fa grandi passi avanti.
Prima gli chiedevi 'come ti chiami? ' e lui, impassibile '....mamma...'
Adesso gli chiedi 'come ti chiami?' e lui, serio '....pina!'.
Non è troppo piccolo questo toddler, per prendermi così per i fondelli?